di Silvia Pepe

Entra nella mia gola, adesso.


Scegli quale corda recidere:


Doppio inferno, emisfero sinistro,
ventricolo destro
Atrio del mondo.

Un’opera prima davvero straniante e originale, questo Boudoir di Silvia Pepe, giovane autrice lombarda che, oltre alla scrittura, si dedica al canto lirico e alla musica classica. E se il richiamo del titolo al Marchese De Sade risuona come appunto un canto alla perdizione, in realtà il risvolto mistico dell’intero lavoro prende il suo spunto più consistente dalla Tōrāh, e non solo a livello iniziatico, ma anche e soprattutto visivo, con interpunzioni e continui richiami semantici all’ebraismo. […] Un libro per certi versi rischioso, data la sua nebulosa premessa, ma al tempo stesso affascinante perché, come si potrà vedere leggendo l’intero corpus dell’opera, le singole poesie scandiscono un unico e chiaro flusso di coscienza che, sebbene attraversi un’oscurità di fondo, apre alla vita e alla sua manifestazione più pura dando al lettore un semplice messaggio, ovvero quello di vivere, in quel “basso continuo” che è la parola poetica, la propria chiave di volta, il proprio spleen privato dove, per dirla come Baudelaire, si può essere solo e soltanto un “boudoir plein de roses fanées”.
dall’introduzione di Antonio Bux


Prezzo copertina: euro 12.00
Pagine: 88
Codice ISBN: 9788885781610


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